Ideale- reale?

da | 7-03-2019

Ideale – reale:

So che sto tornando spesso su questo argomento, ma è così ampio da coinvolgere tutti i nostri ambiti della nostra vita.

Nella newsletter per gli adulti di Febbraio e quella per bambini e adolescenti di Lunedì abbiamo parlato tanto di quanto l’ideale influenzi la nostra vita e scelte. ( Se non sei ancora iscritto, puoi farlo qui e ti invierò le due newletter di cui ti sto parlando 🙂 e potrai scaricare il regalo pensato per te. ) Non contenta del post di ieri su instagram ho aperto una riflessione sui modi e sull’informazione. Lo puoi leggere qui 

Da Dicembre ad oggi ho deciso di ampliare la mia presenza sul blog con vari articoli, sui social come instagram e facebook per un’informazione a portata di tutti, anche dei più giovani.

Entrando in questo mondo virtuale, mi sono resa conto ti quanto sia fine il confine tra influencer e divulgazione scientifica, per alcuni colleghi, di qualsiasi specializzazione medica.

Per me la professionalità, la serietà e l’importanza di fare informazione in modo vero, è al di sopra di qualsiasi numero di follower che può comparire sui social, quindi sono ancora in quella fase in cui rileggo anche cose che già so perchè ci lavoro da anni, mi faccio problemi a fare video per paura di “impappinarmi “etc ( si anche noi psicologi abbiamo l’ansia da prestazione 😀 ).

Ma veniamo al punto:

Quanto ci lasciamo influenzare, a volte buttare un po’ giù, dai modelli social/ televisivi  con cui veniamo in contatto?

In questi giorni su Instagram, riportata poi da vari giornali, è uscita una grande polemica in quanto un’influencer ha consigliato a una ragazza di 12 anni di iniziare a bere delle tisane detox.

Le opinioni si sono divise tra chi è rimasto indignato e chi non ci vedesse nulla di male nel dire di bere un the.

Si è aggiunta poi l’opinione che anche in gravidanza un bicchiere di vino, male non fa.

Scorrendo tra queste influencer, tanto amate dalle ragazzine, mi sono imbattuta in un video che spiegava come per lei fosse stato facilissimo  prendere 30 e lode nell’ultimo esame universitario. Per lei studiare vuole dire leggere e sottolineare, senza fare milioni di schemi o trascorrere ore a ripetere.

Riflessione personale:

Non mi sono mai piaciute le polemiche gratis e le guerre social.

Ma in tutto ciò mi chiedo come sia possibile che professionisti come me e  tanti altri, che hanno alle spalle anni di studi, aggiornamenti in corso, riferimenti scientifici, siano quelli che prima di dire qualsiasi cosa, anche la più certa, si fermano a riflettere su cosa e come divulgare. E in tanti di noi i follower non superano cifre a due zeri.

Mentre influencer da milioni di follower, e in quanto influencer senza basi scientifiche e conoscenze adeguate, si permettano di comunicare in questo modo superficiale e pericoloso.

Addirittura pericoloso, vi starete chiedendo?

Si, credo proprio sia il termine giusto.

Spesso dall’altra parte dello schermo di uno smartphone, di un pc, ci sono adolescenti che stanno cercando di definirsi, si ispirano a modelli famosi che spesso sono proprio quelli che diffondono tali notizie. Ci sono persone di ogni tipo, comprese quelli in momenti di difficoltà che faticano a mantenere un’opinione personale chiara e definita, persone umane come tutti noi che si sentono chiamate in causa proprio su una determinata tematica e si chiede se allora facendo in quel modo potrebbe andar meglio.

Il consigliare una bevanda che non è altro che un the, non è dannoso ( in quantità regolari, ma non entro in merito non essendo il mio ambito, vi rimando a chi parla di ciò scientificamente).

E’ pericoloso che venga rinforzato a una ragazzina di 12 anni che lei così non va bene e per essere più bella, più socialmente accettabile, debba iniziare a bere quella bevanda che la migliorerà, come la sua star del cuore. Questa ragazzina potrebbe sviluppare un Disturbo della Condotta Alimentare( anoressia, bulimia) !!!!!!!!

Vengono passati messaggi errati a donne incinte che potrebbero perdere la fiducia nell’intera categoria medici, perchè quando abbiamo un’esperienza negativa tendiamo un po’ tutti a fare di un’erba un fascio. Con la pericolosità delle conseguenze che potrebbe avere tale gesto, dell’interpretazione personale di tale messaggio.

Ho pensato a tutti quei ragazzi che ho seguito con Disturbo dell’Apprendimento, che per arrivare a un risultato devono leggere, far leggere qualcuno o il pc, sottolineare, fare mappe, ripetere, ripetere, ripetere e senza avere la conferma di arrivare al risultato desiderato. Questi ragazzi sono tutti splendidamente intelligenti, ma a causa delle loro difficoltà, sono i primi a credersi degli stupidi.

Mi chiedo cosa abbiano pensato tutti quelli che si son sentiti un messaggio del genere da una persona influente che magari tanto stimano.

I social ci influenzano davvero così tanto?

VI ho parlato fino ad ora di informazione SCIENTIFICA e voglio quindi riportarvi a dati di studi effettuati su tale tema, per confermarvi che non si tratta di una mia personale opinione, ma di analisi scientifiche su popolazioni differenti.

Lo studio di Delaney e di Dar e collaboratori, hanno condotto i primi studi mostrano come un utilizzo eccessivo di Facebook e Social in generale, influenzi la capacità di prendere buone decisioni. Sarà un argomento che verrà approfondito da ulteriori studi, ma sul quale si ipotizza una vera dipendenza paragonabile a quella da uso di alcol e droghe.

Inoltre per i più giovani influisce sull’idea dell’immagine di sè, sul loro ciclo sonno-veglia, fino ad arrivare a modificare il carettere: alcuni ragazzi arrivano a un ritiro sociale con un isolamento dal rapporto con i pari.

Concludendo:

Non possiamo, come sempre, agire per controllare ciò che gli altri arrivano a dire, ma possiamo ricordarci di avere un nostro senso critico, ricordarci di mettere TUTTO in discussione e VERIFICARE SEMPRE le basi scientifiche di ciò che viene detto, da professionisti che fanno divulgazione e da influencer che spesso parlano solo per sponsorizzare un prodotto.

 

 

Delaney, D., Stein, L. A. R., & Gruber, R. (2017). Facebook addiction and impulsive decision-making. Addiction Research & Theory, 26(6), 478486. 

M. Dar, E. Bender , A.Verdejo-Garcia Antonio (2018) Excessive social media users demonstrate impaired decision making in the IowaGambling Task. Journal of Behavioral Addictions

 

Annalisa Bertoletti

Annalisa Bertoletti

Psicologa | Psicoterapeuta

Sono psicologa/psicoterapeuta.

Credo nel potere delle emozioni e nell’importanza di essere ascoltati in modo empatico, credo nella resilienza che ogni persona che si siede davanti a me porta, con le sue esperienze di vita.

Accompagno grandi/piccini ad affrontare momenti di difficoltà. Ricevo nei miei studi di Sedriano, Nerviano e quando possibile tramite Skype.

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