La Perdita

da | 17-01-2019

Il tema del lutto e della perdita, rimangono in generale degli argomenti un po’ tabù, di cui si fa fatica a parlare per la loro complessità, perché è sempre difficile entrarci in punta di piedi facendo sentire l’altro compreso, senza minimizzare.

Spesso su internet troviamo milioni di articoli su come affrontare la perdita, il lutto, ma poche volte accettiamo che vi siano dei tempi fisiologici, e che questi, siano diversi per ognuno di noi.

lutto

Allora come distinguere quando il lutto o la perdita diventano patologici e stiamo facendo fatica ad affrontarli?

Partiamo da una cornice teorica che possa aiutarci a comprendere le varie fasi dell’elaborazione del lutto (Kübler Ross- 1990; 2002) :

  • Fase della negazione: la persona nega che il fatto sia successo per poter difendersi dal vissuto altamente doloroso.
  • Fase della rabbia: una forte sofferenza e rabbia verso la malattia, i medici, il destino, il non aver fatto abbastanza etc.
  • Fase del patteggiamento: la persona riesce a rivalutare le proprie capacità e gradualmente a vedere i fatti in maniera più oggettiva e realistica.
  • Fase della depressione: accompagnata da una forte tristezza, con la consapevolezza dell’inevitabilità della morte e dell’impotenza verso essa.
  • Fase dell’accettazione: la persona riesce a rielaborare la perdita e il cambiamento nella proprio quotidianità.

Come diciamo sempre ciò è in linea generale e non esistono tempi standard e fasi identiche per tutti.

Le reazioni :

Le reazioni al lutto e alla perdita coinvolgono svariate emozioni e comportamenti:  tristezza, rabbia, senso di colpa , ansia, solitudine, shock, sollievo, stordimento. Importante è ricordarsi che ognuno ha le proprie modalità: un’assenza di lacrime non indica un dolore meno intenso.

Il corpo è il nostro secondo cervello e anch’esso risponde a tutte queste emozioni con problematiche che possono presentarsi a livello gastrointestinale, di ipersensibilità, fatica a respirare, senso di spossatezza. Con relativi disturbi del sonno, dell’appetito, di concentrazione, iperattività.

Il nostro cervello di conseguenza mostrerà una fatica a livello di organizzazione dei pensieri, con incredulità, confusione, preoccupazione costante con pensieri intrusivi, allucinazioni uditive / visive.

Oltre al lutto, ciò può presentarsi anche in caso di separazioni / divorzi. Accettare la fine di una relazione, porta psicologicamente a un processo di elaborazione simile a quello del lutto di una persona casa.

In questo caso le fasi assumono una sfumatura differente:

  • Negazione della fine della relazione con speranza di un riavvicinamento
  • Ansia e diorientamento per la paura di affrontare la vita da soli con il dover lasciare andare i progetti fatti insieme.
  • Rabbia verso il l’altro che ci ha rovinato la vita
  • Rinascita con recupero delle proprie risorse, dei propri obiettivi e nuovi progetti personali.

Quando dobbiamo chiederci se siamo in difficoltà?

 L’accettazione di un lutto  avviene indicativamente dopo un anno e mezzo, dove si può iniziare a notare un miglioramento dell’umore e delle problematiche che ho descritto prima. Nel momento in cui ci rendiamo conto che non si riesce minimamente ad accettare la perdita, si noterà che tutti i nostri scopi di vita ( lavorativi, personali, famigliari etc) hanno perso valore, non investiamo più nessuna energia in nessuno di questi ambiti.

I tempi di elaborazione di un lutto e di una perdita sono personali, variano in base al nostro stile di personalità, al nostro stile di attaccamento e da altre importanti variabili della nostra storia di vita.

Nel momento in cui dovessimo accorgerci di non riuscire a trovare la forza, le energie per affrontare la dolorosa perdita possiamo chiedere aiuto ad uno psicologo, senza sentirci sbagliati, senza pretendere di fare tutto da soli.

 

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Annalisa Bertoletti

Annalisa Bertoletti

Psicologa | Psicoterapeuta

Sono psicologa/psicoterapeuta.

Credo nel potere delle emozioni e nell’importanza di essere ascoltati in modo empatico, credo nella resilienza che ogni persona che si siede davanti a me porta, con le sue esperienze di vita.

Accompagno grandi/piccini ad affrontare momenti di difficoltà. Ricevo nei miei studi di Sedriano, Nerviano e quando possibile tramite Skype.

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