Bambini e COVID19
Il coronavirus diventa evento stressante anche per i bambini?
Il coronavirus e relativa quarantena ha stravolto le nostre vite e la nostra quotidianità. Molti genitori mi hanno chiesto se è un evento stressante anche per i bambini?
La risposta è SI.
Perchè?
I bambini sono più vulnerabili emotivamente agli eventi stressanti e traumatici: ovvero a tutte quelle situazioni in cui la loro routine viene completamente stravolta, le loro sicurezzae vengono messe in discussione.
In questo momento non possono andare a scuola, al parco, a feste, non possono vedere gli amici e non possono invitare amici e nonni a casa. Più sono piccoli e più è complesso spiegare il motivo di tale obbligo e ristrizzione.
Quali reazioni emotive possiamo vedere ?
Ogni bimbo ha il suo modo di esprimere le emozioni. Da cosa dipende?
- dall’età del bambino, quindi la sua fase di sviluppo e la relativa capacità di regolare le proprie emozioni.
- il tipo di attaccamento alle figure genitoriali che presenta solitamente
- la situazione famigliare: ovvero il livello di conflittualità genitoriale presente, le risorse digitali a disposizione che permettono la comunicazione con amici e parenti, la presenza di caregivers con infezione o ricoverata.
Le emozioni che possiamo vedere sono: rabbia, irritabilità, paura per la propria salute e quella dei propri cari, pianto e atteggiamenti regressivi. Questi ultimi comprendono una maggiore ricerca di vicinanza dei genitori, enuresi notturna, apparente perdita di autonomie che erano state precedentemente acquisite. Ciò viene attuato per ricercare un maggior stato di sicurezza, protezione e contenimento delle loro emozioni angoscianti.
La perdita della loro routine, delle attività sociali e ricreative, porta a un disorientamento, al sorgere di stati ansiosi.
Come possiamo aiutarli ?
- In primis ricordiamoci che noi fungiamo per loro da specchio in cui ritrovano risposte per rapportarsi con l’ambiente.In che senso? I bambini guardano le nostre reazioni, come ci sentiamo per poter comprendere se possono sentirsi al sicuro o si devono preoccupare e restare in allarme. Per questo se siamo genitori particolarmente ansiosi, dobbiamo cercare di trovare un modo funzionale per esprimere costrtuttivamente la nostra preoccupazione e controllarla in altri.
- Accogliamo, ascoltiamo e spieghiamo ciò che succede in modo semplice e adatto all’età dei nostri figli.
- Il gioco aiuta ad esprimere ed elaborare emozioni e sensazioni difficile da spiegare a parole. Il gioco simbolico con bambole, pupazzi, personaggi diventa il modo per mettere in scena ciò che ai bambini ” frulla” per la testa.
- Attenti alla noia: solitamente vi invito a far annoiare i vostri bambini, a non riempire ogni spazio libero delle loro giornate. In questo caso osserviamoli, ascoltiamo il loro bisogno, in questo momento troppi momenti vuoti possono generare effetto opposto e portare angoscia di quel vuoto. Aiutiamoli strutturando attività da fare insieme, ma anche dalle quali possono scegliere autonomamente.
- Creiamo una nuova routine: abbiamo parlato dell’importanza della routine per noi adulti. E’ ancora più importante per i nostri bambini : permette di ritrovare una struttura, un contenitore prevedibile dove possono orientarsi e sentirsi maggiormente sicuri. Il momento per il gioco, per i compiti, per i pasti etc.
- Stimoliamo il senso di autoefficacia: ovvero la sensazione dei bambini di sentirsi capaci, bravi, utili e gratifiicati. Ciò aiuta l’autostima e il senso di sicurezza interno.
- Non siamo invincibili, chiediamo aiuto : ricordiamoci che non dobbiamo mostrarci come non ci sentiamo, ma trovare un giusto equilibrio che non angosci i bambini. Spesso, in questo momento, è difficile gestire le nostre emozioni in quanto adulti. Così risulta ancora più complesso aiutare i nostri figli, ricordiamoci che possiamo chiedere aiuto. Noi psicologi ci siamo sempre, tramite email, chat, video chiamate e telefonicamente.
Spiegare il Coronavirus ai più piccoli è a volte molto complesso.
Ho preparato un piccolo PDF con una spiegazione illustrata semplice che puoi leggere con i tuoi bambini. E’ la prima di una serie di contenuti, riflessioni e materiale da poter usare nella vostra quotidinità, per creare insieme e sentirci meglio in questi giorni difficili.
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