Lo sviluppo del Linguaggio:

Noi esseri umani non riusciamo a non comunicare, in qualunque modo possibile, con diversi mezzi. Il linguaggio è proprio quella competenza che ci permette di entrare in relazione con gli altri ed avere un buon andamento scolastico.  Come si sviluppa?

La dott.ssa Carcano Elena, logopedista,  nonchè mia bravissima collega con la quale collaboriamo per valutazioni DSA nel suo studio di Sedrianom ci dice:

Fasi dello sviluppo del linguaggio:

  • Alla nascita il bambino imita in maniera precisa i movimenti delle labbra: nei primi mesi proprio grazie a questa interazione faccia a faccia si creano degli scambi dove adulto e bambino alternano suoni e movimenti come in un vero e proprio dialogo.
  • Tra i 3 e i 9 mesi ciò diventa un’abitudine, spesso con ruoli più precisi: per esempio quando si fa il gioco del cucù. Inizia la fase così detta della lallazione, intorno ai 6 mesi.
  • Successivamente, tra i 9-12 mesi, compaiono i gesti con i quali il piccolo cerca di far comprendere all’adulto i suoi bisogni; spesso appaiono le prime parole: “mamma” e “papà”.
  • Intorno ad un anno compare l’uso di semplici parole e frasi: anche se non pronunciate correttamente, l’ambiente famigliare è in grado di comprenderle per rispondere alle richieste del bambino (es. “cotto” per dire “biscotto”). L’adulto ha quindi un ruolo fondamentale per poter far apprendere il linguaggio utilizzando tono chiaro, pronuncia ben definita, struttura della frase chiara e breve, attirando l’attenzione del piccolo.
  • Intorno ai 18 mesi vi è un’esplosione del linguaggio: di giorno in giorno, molte parole nuove vengono apprese.
  • Entro i 3 anni di solito un bambino forma frasi complete.

 Ma come accorgersi se il proprio bambino ha un ritardo del linguaggio?

Abbiamo visto insieme le varie fasi dello sviluppo: potremmo così individuare con più facilità alcuni campanelli d’allarme. Ecco quali sono:

  • Assenza della lallazione.
  • Scarsa comunicazione gestuale.
  • Difficoltà nella capacità di comprendere il linguaggio, oltre che a parlare.
  • Lessico scarso e conoscenza di un numero inferiore a 15 parole intorno ai 18 mesi e di 50 parole intorno ai 24 mesi.
  • Scarsa capacità di formulare frasi complete e di esprimersi in modo chiaro.

Perché alcuni bimbi possono avere un ritardo del linguaggio?

Alcuni bambini non riescono a sviluppare il linguaggio per problemi di tipo neurologico o gravi problemi di tipo ambientale o genetico.

I bambini con Disturbo Specifico del Linguaggio, invece, non presentano criticità a livello neurologico, cognitivo o relazionale: nonostante questo, però, le competenze linguistiche in comprensione, in produzione o in entrambe le aree risultano deficitarie.

Quando e come si può fare diagnosi di Disturbo del Linguaggio (DSL)?

La diagnosi effettiva di un DSL non può essere fatta prima dei 3 anni. I primi campanelli di allarme vengono percepiti dai genitori, dalla famiglia e dalla scuola. Per poter comprendere se si tratta di un Disturbo del Linguaggio è necessario andare da un logopedista ed effettuare i test specifici, oltre ad una raccolta anamnestica con i genitori per capire le varie tappe dello sviluppo fino a quel momento.

Il logopedista è un operatore sanitario specializzato nello studio, valutazione, prevenzione di disturbi della voce, del linguaggio e della comunicazione più in generale, compresi problemi di deglutizione e disturbi cognitivi connessi.

Con il suo lavoro permette di intervenire precocemente andando a correggere le problematiche presenti, potenziando le difficoltà e dando ai genitori ed agli insegnanti le strategie adatte a quel determinato bambino. L’intervento può essere diretto, ovvero tramite sedute insieme con il bambino, oppure indiretto, organizzando il lavoro che il bambino deve fare in base alle sue difficoltà, illustrandolo ai genitori e monitorando periodicamente l’andamento ed il livello di miglioramento.

Prima interveniamo meglio è, perchè?

E’molto importante intervenire precocemente con una valutazione logopedica ed un eventuale trattamento. Ciò permette al bambino di poter recuperare le lacune presenti che altrimenti verrebbero “trascinate” fino all’ingresso della scuola primaria. In questo caso il bambino potrebbe mostrare grandi difficoltà nell’apprendimento della lettura e della scrittura.

 

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Il mese prossimo, il primo lunedì del mese, parleremo di altre fasi dello sviluppo del bambino e quali sono i tempi da tenere in mente, iscriviti subito alla newsletter, per te anche un regalo speciale: clicca qui!

 

I contributi colorati sono stati condivisi dalla dott.ssa Carcano Elena- Logopedista, trovi maggiori dettagli della sua specializzazione, formazione e contatti nelle schede personali sotto la voce BLOG- Benessere 360°.

Riferimenti bibliografici:

Berti A.E., Bombi A.S., Corso di psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2013

Cacciari C., Psicologia del linguaggio, Il Mulino, 2006

 

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